Il mondo delle piscine ha una terminologia particolare che a volte può risultare ostica per chi non lo conosce e non lo frequenta abitualmente. Per questo motivo abbiamo redatto un piccolo glossario dei termini più frequenti che vi saranno d'aiuto nella lettura e nella comprensione.
I termini sono elencati in ordine alfabetico dalla A alla Z.
L'alghicida è una sostanza per l’eliminazione delle alghe presenti nella piscina. Svolge soprattutto una funzione preventiva.
Speciale tipo di alghicida per la protezione della piscina durante l’inverno. Impedisce il deposito di calcare e di composti ferrosi sulle pareti della piscina oltre a proteggerla dalle alghe.
Trattamento dell’acqua con vari anti-calcare (liquido Cazestab–Eisenex, trattamento magnetico, sale), per evitare il rilascio di calcare dall’acqua e la formazione di depositi sulle pareti della piscina. Utilizzabile soprattutto con idromassaggi.
È chiamato anche "ugello" o "ugello di ritorno": si tratta di un elemento a vista nella piscina, installato nel passante a muro (vedi descrizione sopra) e posizionato nella parete. Attraverso la bocchetta di mandata l'acqua purificata rientra nella piscina dal depuratore. Con la bocchetta di mandata si regola la direzione del flusso d'acqua nella piscina (su, giù, a sinistra, a destra) e nello stesso tempo si regola la portata d'acqua.
Così è denominato la modalità d'installazione nel sistema di circolazione dell'acqua. Con questo dispositivo si può scegliere tra diverse modalità: riscaldamento, sistema di disinfezione con il sale, misure per le centraline automatiche, clorinatori. Questo sistema risulta molto utile in caso di guasto, perché permette di utilizzare senza problemi la piscina anche durante la riparazione: basta aprire semplicemente la valvola di by–pass affinché l’acqua scorra nella piscina accanto al dispositivo e poi chiudere le valvole verso il dispositivo. Sarà quindi possibile smontare il dispositivo e inviarlo all’assistenza per la riparazione senza dover svuotare la piscina o interrompere il funzionamento dell’impianto di depurazione.
Il cloro che non reagisce con altri elementi chimici rimane libero nell’acqua, pronto a eliminare i batteri presenti.
Conosciuto anche come “dispositivo di controcorrente” o “sistema di nuoto controcorrente”, il dispositivo permette di nuotare quanto tempo si vuole contro corrente. La corrente è creata da una potente pompa che permette di “nuotare sul posto”. Contemporaneamente svolge anche un effetto massaggiante, perché è possibile mettersi in piedi davanti al dispositivo e farsi massaggiare addome e schiena. Alcuni dispositivi permettono anche il massaggio con un tubo dotato di una particolare bocchetta con la quale ci si può massaggiare tutte le parti del corpo.
Grazie all’aggiunta di alcune sostanze nell’acqua, le particelle più piccole che causano torbidezza e schiumosità dell’acqua (in parte anche urina, sudore, spore di alghe, creme e sapone disciolti, ...) aumentano di dimensione, fino a essere “catturate” dal filtro.
Termine usato con le piscine in poliestere. Il Gelcoat è una sostanza colorata per la superficie della piscina. Le piscine in poliestere sono composte di più strati di diverso materiale. Per esempio: sotto il Gelcoat si trova uno strato impermeabile in vinilestere sul quale sono applicati altri strati di resina di poliestere, rinforzata con fibre di vetro che forniscono la resistenza e la rigidità richiesta secondo le specifiche del costruttore.
Il periodo compreso tra la fine della stagione balneare e l’inizio di quella nuova. L’inverno è la stagione nella quale solitamente la piscina non viene utilizzata.
Tipo di cloro liquido (economico ed efficace) che va però utilizzato con prudenza, poiché potrebbe danneggiare irreparabilmente la superficie della piscina (vale per le piscine con membrana o in poliestere). È adatto al dosaggio con sistemi di dosaggio automatici.
Piscine, costruite o montate, di vari materiali (prefabbricate in lamiera, in muratura, in calcestruzzo, in legno...) e impermeabilizzate con vari tipi di membrana. Nella maggior parte dei casi le membrane sono in PVC, da uno spessore di 0,6 mm (nelle “piscine componibili”), fino a un rinforzo a doppio strato con tessuto Trevira dello spessore di 1,5 mm nelle piscine in muratura (con mattoni in polistirolo Stiropool, mattoni in calcestruzzo o siporex, ecc...) o piscine in calcestruzzo.
È una terminologia usata per le piscine in poliestere. Per le piscine realizzate in un pezzo, si usa il termine MONOBLOCCO, per le piscine realizzate in più pezzi invece, si usa il termine MODULARI.
Metodo per “ammorbidire” l’acqua che permette di eliminare tutto il calcare, principale responsabile di depositi.
Si tratta di un elemento da incasso di plastica (PVC o ABS o anche acciaio inox), da installare nella parete della piscina (permette il passaggio attraverso il muro). Nella parte esterna si collega la tubazione necessaria per il funzionamento della piscina e nella parte interna gli elementi di finitura come la bocchetta di aspirazione o bocchetta di mandata.
Unità di misura che indica l’acidità o l’alcalinità relative. Il valore 7 è considerato neutro (per l'uso nelle piscine). Da 7 a 0 aumenta l’acidità (basso valore pH), mentre da 7 a 14 aumenta l’alcalinità (elevato valore pH).
Sono le piscine che non sono dotate di “skimmer”, ma hanno un bordo a sfioro oltre il quale l'acqua fuoriesce dalla piscina. Oltre il bordo a sfioro si trova un canale coperto da griglia grazie al quale l'acqua si scarica nella vasca di compensazione. Il canale di sfioro può essere su tutto il perimetro della piscina oppure solo su un lato. Il vantaggio delle piscine a sfioro è il filtraggio veloce: il livello d'acqua è uguale al livello dei dintorni e non c'è il bordo di sporcizia a livello d'acqua (vale per le piscine con bordo sfioratore su tutto il perimetro).
Termine usato in tempi recenti per nominare alcuni tipi di piscine in poliestere. Sono le normali piscine in poliestere (gelcoat, vinilestere e strati di rinforzo in poliestere e fibra di vetro) con l'aggiunta di uno strato intermedio in materiale ceramico che da maggiore rigidità. Questo strato funziona anche come sistema "sandwich" di rinforzo ed ha un ruolo importante specialmente nelle piscine in vinilestere: queste infatti sono più dure e per questo più soggette alla screpolatura.
Si tratta di una speciale pompa che fa passare l’acqua dalla piscina nel filtro a sabbia e da lì nuovamente nella piscina. La pompa (dotata di pre-filtro) ha un telaio in plastica speciale (tranne le pompe per l'acqua di mare).
La dicitura sta per “parti per milione”: si tratta di unità di misura abituale, usata nella misurazione del cloro libero e del valore pH nell'acqua della piscina. Di solito per queste misurazioni si usa il tester manuale a gocce o compresse.
Le pompe per il pompaggio dell’acqua nelle piscine si distinguono dalle normali pompe poiché sono dotate, a monte della turbina, di una camera particolare in cui si trova un cestello a rete che ferma la sporcizia più grossolana, come foglie e sassolini.
Quest’espressione indica lo scarico dell’acqua secondo la legge di gravità: ciò significa che l’acqua si scarica liberamente, senza pompe aggiuntive o simili. Nei locali macchine delle piscine sono così definiti i “pozzetti” dai quali parte una conduttura (solitamente fi 160) che scarica l'acqua nella fognatura esterna o all’aperto.
Sono delle speciali bocche di aspirazione che “aspirano” lo strato superficiale dell’acqua insieme alla sporcizia galleggiante e la inviano al dispositivo di filtraggio. Sono situati sotto il bordo superiore della piscina. Ogni piscina può essere dotata di uno o più “skimmer”, secondo le dimensioni della piscina e della capacità del dispositivo di filtraggio.
Nota anche come terapia d'urto: è l’aggiunta di quantità elevate di disinfettante. Lo scopo è di distruggere tutti i batteri e le alghe resistenti al disinfettante.
Presenza di quantità di sostanze alcaline (quali carbonati, bicarbonati e idrati) nell’acqua. Un’elevata alcalinità riduce l’efficacia delle sostanze chimiche che dovrebbero regolare il valore del pH. Se l’alcalinità dell’acqua è elevata (maggiore di 150 ppm) consigliamo di svuotare la piscina e ripetere il procedimento di regolazione del giusto valore. Un’alcalinità bassa (inferiore a 60 ppm) causa un effetto corrosivo e può danneggiare le attrezzature (soprattutto metalliche) della piscina.
È il termine più usato per definire i “temporizzatori” che attivano i vari dispositivi secondo un ordine di tempo prestabilito (impostato). I timer (meccanici o digitali) possono essere impostati giornalmente o settimanalmente. Nelle piscine, grazie ai timer è possibile regolare il tempo di funzionamento del sistema di filtraggio oppure, dopo l’inserimento di un dispositivo aggiuntivo (controcorrente, geyser, cascata, massaggio, ecc...) sarà possibile decidere per quanto tempo (normalmente alcuni minuti) farlo funzionare.
Il filtro è dotato di una speciale valvola con la quale è possibile stabilire le modalità di funzionamento del filtro. Le principali funzioni della valvola sono: filtraggio, circolazione, svuotamento, pulizia del filtro, risciacquo del filtro, chiuso. Per questo motivo la valvola viene chiamata “a 6 vie” (spesso anche multivie, multisenso, multicanale, a 6 funzioni, etc.). Per azionare la valvola, è sufficiente spostare la leva della “valvola a sei vie” nella posizione desiderata.
Si tratta di una piccola piscina, di solito nascosta nelle vicinanze, che riceve l'acqua di sfioro dalla piscina principale (o idromassaggio). Il ruolo principale di tale vasca è di ricevere tutta l'acqua che i bagnanti spingono fuori dalla piscina e che causa l'abbassamento del livello d'acqua quando essi escono; in questo caso la pompa di circolazione storna l'acqua dalla vasca di compensazione alla piscina.
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